sabato 7 novembre 2015

Finding Winnie

Che Winnie the Pooh sia l'orso più famoso dell'intera storia dell'umanità credo che sia una verità universalmente accettata...l'unico che potrebbe rubargli il primato è l'orsetto Knut, che però ora se ne sta bel bello impagliato al Museo della scienza di Berlino...mentre il caro Winnie è ancora vivo e vegeto nella nostra fantasia! 1-0 per Winnie!
 Magari non tutti hanno letto Winnie Pooh o La  strada di Pooh,
due romanzi di AA Mile, papà del mitico orsetto, ma di sicuro abbiamo sognato tutti davanti alla sua versione cartoon della Disney, quanto avremmo potuto essere Christofer Robin e poter parlare con i nostri peluches!
Winnie l'orsetto...o forse ORSETTA! e già forse non tutti sanno che il caro Winnie è in realtà la cara Winnie. A svelare l'arcano mistero è un libro uscito da poco Finding Winnie: the true story of the world's famous bear di Lindsay Mattick.
La Mattick, nel suo ultimo lavoro, non solo ci svela che ci ci siamo sempre riferiti a Winnie con il pronome personale errato, ma che tutta la vicenda prende il via da una storia vera.
La scrittrice, come leggiamo nell'Huffington Post "racconta ciò che ha appreso dal suo bisnonno, Harry Colebourn, veterinario canadese durante la Prima guerra mondiale. Il suo compito era quello di curare i cavalli feriti in battaglia e un giorno, prima di salire sul treno, gli capitò di vedere un piccolo orso bruno legato ad un palo. Era di sesso femminile. "Seguì il suo cuore e lo salvò", scrive la nipote. Decise poi di chiamare la piccola "Winnie", in onore del suo paese natale, Winnipeg, in Canada.
Colebourn e Winnie diventarono presto migliori amici e rimasero insieme fino a quando non arrivò il momento per l'uomo di partire per la Francia: sapeva che non avrebbe potuto portare l'animale con sé quindi decise di consegnarlo allo zoo di Londra. I due si separarono. Ma un giorno un bambino, Christopher Robin, in visita nel parco, si imbatté nell'orso e ne se ne innamorò a tal punto da voler cambiare il nome del suo orsetto di pezza, che si chiamava Edward, in Winnie. Il papà di Christopher Robin era proprio lo scrittore A.A. Milne ".
D'ora in poi non guarderemo più Winnie the Pooh con gli stessi occhi

lunedì 2 novembre 2015

CURARSI CON I LIBRI

Li conosciamo quelli come voi. Amate tanto guardare e toccare i libri che ambite a possederli. Vi basta entrare in una libreria per essere punti dal desiderio. Il vostro più grande piacere nella vita è portare a casa dei libri nuovi e riporli sui vostri scaffali immacolati. Fate un passo indietro per ammirarli, e vi domandate come sarà dopo averli letti- vi allontanate, e fate qualcos'altro"
...porca miseria! Ma parla di me! E' la prima cosa che ho pensato.
Entro in una libreria senza uno scopo particolare, solo che, quando vado a Milano, la tappa alla Feltrinelli è qualcosa di sacro e intoccabile. In realtà volevo prendere qualche storia di fantasmi, mostri,vampiri... giusto per Halloween ma, mentre mi avviavo nella sezione "Ragazzi", sono stata attratta dalla copertina blu notte e dalle coste azzurro cielo di "Curarsi con i libri. Rimedi letterari per ogni malanno". 
Anche il titolo mi è sembrato tutto un programma:

1) un libro che parla di libri è il massimo della libritudine
2) un libro che propone di curarsi con i libri è il massimo per un'ipocondriaca amante di libri quale io sono.
Quindi mi avvicino al mio nuovo oggetto del desiderio (in questo trovandomi molto simile a uno dei cavalieri ariosteschi) e sfoglio le prime pagine. Già solo all'introduzione avevo deciso che quel libro sarebbe venuto a casa con me...in particolare dalla frase conclusiva

"Vivere senza letteratura significa perdere l'occasione di vivere arricchendosi delle lezioni di coloro che hanno percorso questa via prima di noi"

Ma quello che mi ha fatto schizzare alla cassa senza neanche guardare il costo è stata la sezione dal titolo "DISTURBI DELLA LETTURA: Acquisto di libri, compulsivo"...è il mio caso!!
inizio quindi a leggere come curarsi da questa "malattia":

...scegliete uno scaffale e destinatelo ai "Libri in lettura". Dovrebbe trovarsi vicino al letto, o vicino a dove leggete di solito, e ospiterà la mezza dozzina di libri ai primi posti della vostra lista. La regola numero uno sarà che potrete acquistare un libro nuovo solo quando uno degli altri sullo scaffale speciale è stato letto e rimesso a posto sugli scaffali normali. La regola numero due sarà che dovrete leggere i libri sullo scaffale speciale nell'ordine in cui ce li avrete messi. più o meno. La regola numero tre sarà che se uno qualsiasi dei libri perde il turno più di una volta a favore di un altro, o rimane sullo scaffale speciale oltre i quattro mesi, quel libro lo regalate a un amico o lo date in beneficenza...



Precisando che non ho nessuna intenzione di guarire da questa "malattia", l'argomento mi è sembrato così interessante che ora quel libro è qui accanto a me, pronto per essere letto e riletto...e sono sicura che diventerà una delle mie "Bibbie".

martedì 27 ottobre 2015

Minas Tirith è a Ravenna

Chissà la faccia del libraio di Oxford che, sfogliando la copia de "Il Signore degli Anelli" (o meglio "The Lord of the Rings", visto che siamo ad Oxford) che quel cliente gli ha appena venduto, si è trovato faccia a faccia con la calligrafia di Tolkien!
Già, perchè in quella copia, appartenuta a Pauline Baynes, famosa illustratrice britannica che creò  disegni che accompagnano delle edizioni de "Le cronache di Narnia" e, appunto, "Il Signore degli Anelli", il nostro librario trova una mappa della Terra di Mezzo con le annotazioni della Baynes e del caro JRR. L'illustratrice prese la mappa da un'altra edizione e iniziò a lavorarci in vista della pubblicazione del romanzo per Allen & Unwin nel  1970. Sulla stessa mappa sono poi visibili le annotazioni dello stessa autore, in inchiostro verde o a matita.

Oltre alla gioia di aver tra le mani un'autografo, immagino anche quella di scoprire che alcuni dei luoghi più importanti del mondo fantasy hanno un corrispondente geografico in quello reale; così Hobbiton (o Hobbiville) è posizionata alla stessa latitudine di Oxford, e Minas Tirith...quella di Ravenna!

la copia è attualmente esposta presso la libreria d'antiquariato Blakwell's di Oxford, dove è in vendita per 60 mila sterline.

lunedì 26 ottobre 2015

I diritti del lettore 2.0

Nel 1992 Pennac scrisse uno dei più bei saggi sul libro e sulla lettura: Come un romanzo, all'interno del quale pose i suoi Diritti imprescrittibili del lettore che, appunto, ogni lettore, dovrebbe sapere a memoria quasi fossero impressi a fuoco su una tavola di legge. Tra questi se ne trovano alcuni che spiazzano il lettore, o almeno il lettore italiano, che della lettura e letteratura ha fatto un'arte sacra...così, quando riceve da Pennac il nulla osta per non finire un libro o anche di non leggere affatto, sente dentro di se' crescere un misto tra colpa a sollievo...già, perchè La coscienza di Zeno proprio non riusciva a finirlo...e ad essere sinceri si era un po' stancato di essere eternamente a pagina 42 di Delitto e castigo. E cosa dire di quel leggere qulsiasi cosa? Evviva quindi i fumetti e la letteratura per ragazzi riscoperta ad un piede nei trenta!

Sulla stessa lunghezza d'onda è un articolo apparso di recente sul blog bookriot.com dal titolo Laws of reading you can totally break ovvero "regole del leggere che puoi completamente rompere"

sulla prima non mi trova così d'accordo: distruggere libri per arte...anche perche' questa legge giustificherebbe la Parodi che, una volta durante uno dei suoi "cotto e mangiato" fece un centro tavola con pagine strappate da libri...da mettere i brividi peggio della notte di Halloween!

sostengo invece in pieno il "puoi vedere il film prima del libro". In questo modo ho scoperto non solo Il Signore degli anelli, ma anche Harry Potter e Game of Thrones...ovvia conseguenza di questo: una volta letto il libro non rivedrai mai più il film (Il Signore degli Anelli a parte)

Non devi per forza trovare una lezione in quello che leggi...l'elogio della lettura per la lettura, la lettura per il relax! Difficile da fare per chi ha sempre studiato letteratura (e magari la insegna anche), e quindi, il trovare la "lezione che ti cambia la vita" in qualsiasi tipo ti testo ci si trova davanti è diventato una necessità pari al respirare...ma non sempre è così, non tutti i testi ci danno una lezione, o meglio non tutti i testi letti in quel momento ci danno una lezione in quel momento della nostra vita...ci sono dei libri il cui messaggio non ci arriva subito, ma dopo del tempo, degli anni...oppure mai, ma non per questo la lettura sarà meno appassionante.

Qualche volta puoi non aver voglia di leggere.... e questo era già chiaro con Pennac...se questa sera ho voglia di rimpinzarmi di serie tv e lasciare chiuso il mio libro, va benissimo, abbiamo la benedizione di più di un autore.

there are no guilty plesure... ovvero "non sentirti in colpa se provi piacere leggendo un libro per tredicenni sugli zombie....e tu di anni ne hai il doppio"...parafrasando: leggi quello che vuoi.


venerdì 16 ottobre 2015

happy Bday Miss Eyre

Tanti auguri Jane!
Oggi è l'anniversario della pubblicazione di Jane Eyre romanzo di maggior successo di C. Bronte.

Figura affascinante quella di Jane, che può essere considerata una delle prime eroine femministe, al pari di Elisabeth Bennet.
Una donna forte che non si farà mettere i piedi in testa da nessuno, in Jane Eyre si può vedere un nuovo prototipo di donna: nell'ottocento la massima aspirazione di una donna era quella di sposarsi, anche senza amore, con lo scopo di raggiungere una certa sicurezza economica. Questo ci ha insegnato Jane Austen. Ma già in Orgoglio e Pregiudizio (scritto una trentina di anni prima di Jane Eyre) abbiamo la presenza di Lizzy che, a differenza delle sue sorelle, non pensa al matrimonio. Lizzy alla fine si sposerà con il mitico Mr Darcy, a differenza della sua creatrice, che non convogliò mai a nozze, trovando la realtà infinitamente inferiore rispetto alla fantasia.
Elisabeth Bennet e Jane Eyre hanno una grande dote in comune, che sarà ciò che farà innamorare perdutamente di loro i rispettivi Mr Darcy e Mr Rochester: l'intelligenza.
Due figura di grande acume e indipendenza, ma soprattutto due donne che hanno un enorme rispetto di se stesse, tanto da preferire la solitudine alla compagnia di un uomo che, inizialmente, sembra non rispettarle: il signor Darcy disprezzando la famiglia di Lizzy, mentre Rochester tenendo nascosto a Jane un precedente matrimonio.

Altra caratteristica apprezzabile di Jane è che è una Self-made woman, diventa istitutrice grazie alla sue forze e alla sua perseveranza, riuscendo ad arrivare a sposare un uomo di una classe sociale superiore rispetto alla sua.

Per non parlare poi dell'incontro tra Jane e Rochester...vi ricordate in Ragione e sentimento quando Marianne Dashwood cade causandosi una storta al piede e viene salvata da quel figo di John Willoughby? Ecco, invertite i sessi e avrete davanti il primo incontro tra l'eroina e il suo futuro innamorato: Rochester, a seguito di una caduta da cavallo, si ferirà ad una caviglia, sarà Jane ad andare in suo soccorso per riportarlo a casa...più femminista di così...si muore.

Quindi se siete amanti del piovoso clima british, delle brughiere disabitate, dell'atmosfera un po' magica tipica dei romanzi delle sorelle Bronte, ma soprattutto delle storie d'amore strappalacrime e dei colpi di scena a suon di caminetti e suonate al pianoforte...bè, Jane Eyre è imperdibile!!!





TRAMA (spoiler)
Jane Eyre è una bambina orfana che viene accolta presso i parenti dopo la morte dei genitori. In questa sua nuova famiglia Jane è resa oggetto di continui maltrattamenti da parte di una fredda zia e anche da parte degli altri bambini della casa, suoi cugini.  Ma Jane Eyre è una ragazzina dal carattere forte e deciso e lo dimostra prima quando, all'inizio del libro, si ribella al bullismo dei cugini
Viene poi  affidata ad una scuola di carità, dove il sacrificio ed il pesante lavoro sono la regola del giorno per le fanciulle senza famiglia.
Nonostante la durissima disciplina e la prematura morte della sua migliore amica, deceduta per tubercolosi con altre compagne, morte invece di Tifo addominale proprio a causa delle pessime condizioni in cui è tenuta la struttura in cui risiedono, Jane continuerà gli studi e successivamente opererà all'interno dello stesso istituto come stimata insegnante. Proprio questa professione la rende una donna libera ed indipendente, permettendole di coltivare i suoi interessi, e trovare un'occupazione presso la dimora di Thornfield Hall, appartenuta da sempre alla nobile famiglia dei Rochester, dove svolge il ruolo di istitutrice per Adele, la figlia adottiva del padrone di casa, il misterioso Mr. Rochester.
Questo periodo da istitutrice trascorre serenamente fino al giorno dell'improvviso arrivo di Mr. Rochester, un uomo imponente e sarcastico, che è subito colpito dalla vivida intelligenza e dall'indipendenza di spirito di Jane. Il rapporto tra i due attraversa varie traversie, ma finalmente Mr. Rochester scopre che l'amore che egli sin dal primo momento aveva riposto in Jane è ben corrisposto, perciò le chiede la mano.
Ma un terribile segreto è racchiuso tra le mura di Thornfield Hall e fortuitamente rivelato il giorno stesso delle nozze tra Jane e Rochester: l'uomo è già sposato con Bertha Mason, una donna completamente pazza tenuta segregata nella soffitta di Thornfield. Jane, combattuta tra le insormontabili regole religiose e morali e il sincero amore per Rochester, lascia precipitosamente Thornfield.
Sull'orlo della morte per inedia, viene accolta in casa di un ecclesiastico, St. John Rivers, e delle sue due sorelle. Poco dopo, trova lavoro come maestra in una scuola rurale. Nel frattempo approfondisce la conoscenza con il giovane, bello ed idealista St. John e, quando le arriva la notizia improvvisa di una grossa eredità e del fatto che St. John e le sorelle sono suoi parenti prossimi, divide l'eredità con loro. St. John le propone di sposarlo e di andare in missione in India con lui, ma Jane rifiuta e decide di ritornare dal signor Rochester. Scopre però che in seguito ad un incendio, provocato dalla stessa moglie Bertha, è rimasto vedovo, cieco e mutilato. Jane e Mr. Rochester possono così convolare a nozze. Alla fine del libro Mr. Rochester riacquista parzialmente la vista.


mercoledì 14 ottobre 2015

Cool Bookish Places: Books & Brew

Se vi capitasse di passare da Indianapolis, Bookriot.com vi consiglia di passare per il Books and Brews.
Solo leggendo le prime righe della presentazione vi viene da aprire la pagina edreams e sperare in un volo low cost per gli States..." We love beer. We love book. We love people"... mi verrebbe da aggiungere "I love you too!"...continuano poi con "al Books and Brews vogliamo far disconnettere le persone dalla tecnologia e farle riconnetterle tra di loro".

Ma cos'è il Books and Brews? é un luogo in cui puoi bere, leggere e conversare; una piccola libreria, in cui si vendono libri donati mentre nell'estrema parte del negozio trovate una sorta di tecoteca-birreria nella quale potrete gustare birra, infusi, te, zuppe, panini... e in cui trovate anche giochi da tavola.

La cosa divertente? tutto quello che trovate sul menu ha rigorosamente il nome di un'opera letteraria!

martedì 29 settembre 2015

Piccoli nerd crescono. La mia vita con yoda

Immaginatevi per un momento di essere catapultati nuovamente al tempo delle scuole medie...alla preadolescenza, quel periodo in cui la stima di voi stessi era sottile come la carta velina, in cui bastava un gradino non visto con conseguente rovinosa caduta per mandare inesorabilmente a rotoli la vostra ancora acerba reputazione...già, i tre anni delle scuole medie possono essere quasi paragonati alla terra di Mordor...e One does not simply walk into Mordor ...Sean Bean docet.
Ci siamo passati tutti, come funamboli ci siamo destreggiati tra un brufolo uscito nel punto sbagliato del viso proprio il giorno in cui avresti visto lui/lei, una chiazza d'acqua nel punto sbagliato dei pantaloni, un astuccio imbarazzante...e ne siamo usciti tutti più o meno illesi...
Ripensarci ora vien quasi da ridere, anche se il bambino dentro di noi trema ancora all'idea di fare/dire la cosa sbagliata nel momento sbagliato...possiamo quindi immedesimarci senza problemi con i protagonisti di La mia vita con Yoda: un gruppo di ragazzi che ai miei tempi sarebbero stati etichettati come "sfigati", mentre oggi sono semplicemente...Nerd.
Tommy e i suoi amici sono quelli che al Fun Night (ballo della scuola) restano sulle gradinate, quelli che non sono bravi a ginnastica e scoppiano a piangere per un nonnulla...certo, le schiappe non sono tutte uguali, abbiamo quello saccente, che non sa di essere uno sfigato e diventa così pedante e odioso (in questo caso Harvey), abbiamo il ragazzino con problemi di autostima (Ken), e il ragazzo che non è schiappa/nerd/sfigato è...semplicemente normale, in questo caso Tommy,il protagonista (il cui nome è sospettosamente uguale a quello dello scrittore).

E poi c'è lui: Dwight! Il ragazzo con l'origami Yoda. Dwight mi ricorda un mio compagno di scuola, uno di qui personaggi così fuori dalla norma da sembrare più normali di tutti gli altri! Quelle persone che le loro stranezze non le nascondono, ma le usano a loro favore, e che, alla fine, attirano le simpatie e l'amicizia di tutti.
Dwight di stranezze ne ha tante..ma quella che più interessa ai ragazzi della McQuarrye è il pupazzetto di uno dei più famosi personaggi di Star Wars che si porta sempre dietro come una marionetta su un dito...già questo è strano,ma ancora più strano è che lo Yoda sembra dare consigli sensatissimi...a dispetto della stupidità del suo creatore.
Così uno ad uno, i ragazzi della scuola si recano in pellegrinaggio al tavolo dove Dwight passa la pausa pranzo per poter consultare lo Yoda su questo o quel problema...e il pupazzetto attraverso la voce del ragazzo, dà loro strepitosi consigli che li aiuta non solo a uscire dai guai, ma anche a trovare maggiore fiducia in loro stessi!
Ora il dubbio è lecito: come può lo Yoda essere così saggio e Dwight così schiappa?! Se lo chiede anche Tommy che decide di risolvere il caso attraverso un diario in cui raccoglie le esperienze di vari suoi compagni per scoprire se quello è il VERO Yoda
Le conclusioni di Tommy? E se tutta questa faccenda di Yoda fosse solo una montatura di Dwight per attirare la nostra attenzione?Certo, a volte lo ha fatto sembrare uno scemo, ma, ... non solo ha attirato la nostra attenzione e quella di molti compagni che normalmente lo ignoravano, ma è riuscito a ballare con una ragazza e forse anche a mettesi con lei! ... Forse ero uno stupido, ma ci credevo, Era qualcosa di più di uno scherzo, e io volevo farne parte. E non mi importava fosse magia, fortuna, la Forza o che ne so.

...Alla fine Dwight, non nascondendo la sua stranezza, ma portandola all'ennesima potenza, è riuscito a migliorare la vita di tutti, e a trovarsi degli amici, a sopravvivere a quella bolgia infernale che sono le scuole medie.

Ora...quanto sfigata/schiappa/nerd sono io che, non solo ho apprezzato fino all'ultima riga di questo libro, ma sono andata in brodo di giuggiole ad ogni riferimento a Star Wars/ Signore degli Anelli...addirittura a quella sul naso di Tycho Brahe...lasciamo perdere quando alla domanda Yoda, come si fa a trovare il lanciamissili nel sesto livello di Operation Death Rain risponde un libro dovresti leggere...un libro come Lo Hobbit. 


...Dimenticavo...La mia vita con Yoda è solo il primo di una serie di libri con i personaggi di Star Wars versione origami!!!

martedì 22 settembre 2015

Middle Grade Books. Come restare bambini

Diventare grandi è una vera scocciatura...il lavoro, i figli, le bollette, l'assicurazione della macchina...niente panico! C'è un modo infallibile per sfuggire agli anni che passano e crearsi un microcosmo in cui poter rimanere bambini per sempre...una personale Isola che non c'è: i libri per ragazzi.

Curiosando su bookriot.com mi sono imbattuta in un articolo dedicato a quelli che non hanno mai smesso di amare i libri per l'infanzia, i Middle Grade Books, ovvero i libri scritti per bambini dai 9 agli 11 anni...un esempio su tutti La Fabbrica di Cioccolato
Posto che consiglierei a tutti gli amanti del genere qualsiasi libro di Dahl ( in particolare Il GGG, da leggere assolutamente prima dell'uscita del film, o Le Streghe), cosa fare quando ormai abbiamo letto (o riletto in varie fasi della nostra vita) tutti i libri di Dahl? Ci buttiamo si Harry Potter...certo, ma purtroppo anche quello ha una fine...
Su bookriot ho trovato alcuni titoli che sembrano davvero interessanti:

- Il primo è consigliato agli amanti di Harry Potter ed è The Paper Magician di Charlie M. Holmberg. 

Ceony Twill, giovane e talentuosa allieva dell’accademia di magia Tagis Praff, sta finalmente per cominciare l’apprendistato che la legherà per tutta la vita all’elemento magico che ha sempre desiderato. Eppure, contrariamente a quanto sognava, il suo destino non sarà scritto nel metallo ma sulla carta. Tra fogli che si animano dando vita a personaggi incredibili e storie fantastiche che la lasceranno a bocca aperta, toccherà allo stravagante mago Emery Thane convincerla delle qualità straordinarie di un elemento così delicato e allo stesso tempo prodigioso. Così, quando Lira, malvagia praticante di arti magiche proibite, priverà il maestro del suo cuore, Ceony per tenerlo in vita gliene confezionerà uno di carta, per poi volare sulle ali di un enorme aeroplanino all’inseguimento della perfida maga, verso un’avventura che porterà alla luce i ricordi più lontani e i segreti più taciuti, nascosti nell’angolo più remoto dell’anima.


La sinossi mi ha davvero intrigato, così ho deciso di acquistarlo, purtroppo l'ho trovato unicamente in versione e-book. Inoltre fa parte di una serie, il che è sempre un fattore positivo (se il libro è bello). 

- Abbiamo poi un libro consigliato agli amanti si Star Wars, ovvero La mia vita con Yoda (in inglese il titolo è nettamente più figo The strange case of Origami Yoda) di Tom Angleberger. 


Uno dei personaggi più amati dell'indimenticabile film Guerre Stellari è Yoda, il Gran Maestro del Consiglio Jedi, detentore di una saggezza si può dire "universale". Ma... non tutti alla scuola media McQuarrie lo conoscono. Dwight, il ragazzo più schiappa della scuola in questione, non smette però di sorprendere ogni giorno i suoi compagni: tramite un pupazzetto di carta da lui costruito e infilato sul dito, un origami a forma di Yoda, riesce sorprendentemente a dispensare perle di saggezza a chiunque si rivolga a lui per un consiglio. Yoda, parlando attraverso la voce di Dwight, è capace di prevedere il giorno del compito in classe a sorpresa o di salvare un ragazzino da una figuraccia imbarazzante o di dare sempre il consiglio giusto nelle complicate faccende di cuore. Ma è possibile che quello strano pupazzetto dalle orecchie aguzze abbia davvero dei poteri e utilizzi la mitica "Forza" dello Yoda? Tommy decide di investigare... e così riunisce in un libro i racconti e i commenti dei suoi compagni. Ed ecco che La mia vita con Yoda diventa un gustosissimo diario corale, scritto a più mani da compagni e compagne della stessa scuola, per arrivare alla verità dei fatti, illustrato da spassosi sketch in tutte le pagine. E, alla fine, per tutti, le istruzioni per costruire l'origami a forma di Yoda, da infilare sul dito e da far conoscere ai propri amici... 


Questo acquistato invece in versione cartacea.

lunedì 21 settembre 2015

Tanti auguri Bilbo Baggins

Il 21 settembre del 1937 veniva pubblicato per la prima volta "Lo Hobbit"


"Se vi piace viaggiare fuori del confortevole e accogliente mondo occidentale, oltre il Confine delle Terre Selvagge e ritorno, e pensate di poter provare un certo interesse per un umile eroe (benedetto da un po’ di saggezza e coraggio e da una notevole fortuna), ecco la storia di questo viaggio e di questo viaggiatore.

Il periodo è il tempo antico fra l'Età Fatata e il dominio degli Uomini, quando la famosa foresta di Bosco Atro esisteva ancora e le montagne erano piene di pericoli. Seguendo le orme di questo umile avventuriero imparerete molte cose (come è capitato a lui) su Trolls, Orchi, Nani ed Elfi e potrete dare uno sguardo alla storia e alla politica di un'epoca trascurata, ma molto importante.
Infatti il signor Bilbo Baggins ha incontrato vari personaggi di rilievo; ha conversato con il drago Smaug il Magnifico; fu presente, piuttosto involontariamente, alla Battaglia dei Cinque Eserciti. Tutto ciò è tanto più singolare in quanto egli era uno Hobbit. Gli Hobbit sono stati trascurati nella storia e nella leggenda, forse perché - in genere - preferivano le comodità alle emozioni.

Ma questo resoconto, basato sulle memorie personali del signor Baggins, di un anno movimentato nella sua vita di solito tranquilla, vi darà un'idea abbastanza chiara di questo rispettabile popolo che oggi (a quanto si dice) sta diventando piuttosto raro da incontrare. A loro non piace il rumore."

 (JRR Tolkien) 


sabato 19 settembre 2015

Pro Letterato

Alfieri nella sua Vita si descriveva di indole melanconica...l'indole del letterato tipo: sempre in lotta con sè stesso e con il mondo che lo circonda, leopardianamente depresso cosmico (mai 'na gioia), foscolianamente sepolcrare, baudelerianamente pieno di spleen.
Ma alla fine, dobbiamo anche un pò capirlo questo povero letterato:

- tutti i suoi idoli sono morti da tempo; voi avete Ligabue, Vasco e compagnia bella, potete vederli da vivo, potete magari anche scambiare due parole con loro...il letterato no! L'uomo di lettere darebbe un braccio per poter parlare con Dante, Boccaccio, Petrarca...ma si può solo accontentare di fare due chiacchiere con le loro ceneri mute...bella gioia.


- I migliori amici del letterato sono in "due D", impressi nero su bianco in una pagina

- Spesso fanno battute che solo loro capiscono...

- Hanno un romanticismo...particolar

- Hanno ricevuto spesso cocenti delusioni

- le letterate in genere aspettano il signor Darcy di turno che arrivi camminando all'alba nella brughiera...anche se vivono in città.

- le letterate aspettano il signor Darcy...



giovedì 17 settembre 2015

venerdì 11 settembre 2015

Libri da morire dal ridere. GUIDA GALATTICA PER GLI AUTOSTOPPISTI

Noi italiani, figli di Dante, Petrarca e compagnia bella, pensiamo sempre alla letteratura come quel mattonazzo dei Promessi Sposi che la prof di italiano ci obbligava a spulciare fin nelle virgole per poter prendere almeno un 6 nell'interrogazione...a parte che, leggendolo senza la prof di lettere, anche i Promessi Sposi non sono quel mattonazzo che ci era sembrato quando stavamo dietro un banco, ma anzi...è quasi divertente!

Ma se vogliamo andare sul divertente, su un libro che nessun docente di nessun grado di scuola mai ci rovinerà...allora puntiamo sulla Guida galattica per gli autostoppisti  di Douglas Adams.
Must have per i novelli nerd, per i fans di "the big bang theory", ma anche per quelli che hanno amato i Monty Python e che amano tutt'ora l'umorismo un pò british-snob...un pò da secchioni ecco...

La  Guida galattica è un romanzo di fantascienza umoristica nel quale non mancano colpi di scena demenziali che spiazzano il lettore facendogli scappare un sorriso compiaciuto.

Tutto ha inizio quando Artur Dent, terrestre, scopre delle ruspe gialle pronte a demolire casa sua per fare spazio alla nuova superstrada; poco dopo gli abitanti della Terra scoprono di correre incontro allo stesso destino: il nostro pianeta verrà distrutto per fare posto ad una superstrada spaziale. A queste punto entra in scena Ford Perfect, amico del protagonista, che rivelerà di essere un alieno e che trascinerà nello spazio Artur, salvandolo dalla distruzione della Terra. Artur e Ford avranno numerose peripezie e incontreranno strani personaggi, fino a giungere ad incontrare il computer Pensiero Profondo che darà loro la Risposta alla Domanda fondamentale Sulla Vita, l'Universo e Tutto Quanto...ovviamente spiazzante!

Ed ecco alcune Quotes

"Lontano, nei dimenticati spazi non segnati sulle carte del limite estremo e poco à la page della Spirale Ovest della Galassia, c'è un piccolo e insignificante sole giallo. A orbitare intorno a esso, alla distanza di centoquarantanove milioni di chilometri, c'è un piccolo, trascurabilissimo pianeta azzurro-verde, le cui forme di vita, discendenti dalle scimmie, sono così incredibilmente primitive che credono ancora che gli orologi da polso digitali siano una brillante invenzione"

"le tangenziali sono soluzioni che permettono ad alcuni di sfrecciare molto rapidamente da un punto A a un punto B, mentre altri sfrecciano molto rapidamente dal punto B al punto A. la gente che abita nel punto C, a metà strada fra A e B, spesso si chiede cosa ci sia di così importante nel punto A da indurre tanta gente a correre lì dal punto B, e cosa ci sia di così importante nel punto B da indurre tanta gente a correre lì da A. Così, la gente del punto C finisce per augurarsi che tutti quei corridori decidano una buona volta dove cavolo vogliono stare"


"Aveva pensato che le bocche degli esseri umani dovessero continuamente esercitarsi a parlare per evitare di rimanere inceppate (...). Aveva pensato che se gli esseri umani non si esercitavano in continuazione ad aprire e chiudere la bocca, correvano il rischio di cominciare a far lavorare il cervello".

" -Mi rifiuto di dimostrare che esisto- dice Dio - perchè la dimostrazione è una negazione della fede, e senza la fede io non sono niente-" 

"42"

mercoledì 9 settembre 2015

Abbaiare stanca

Ci sono libri che entrano nella nostra vita per puro caso, perchè dovevate raggiungere i 19 euro per avere la spedizione gratis, e quindi scegliete quello più economico ma più intrigante, perchè vi piaceva la copertina super-colorata, perchè contiene il vostro nome...i "perchè" il destino spinga un certo libro nella nostra vita sono molteplici, ma, a volte, il destino, che ne sa una più del diavolo,  ci azzecca e quindi, con una sorta di serendipità, fa cadere nelle nostre mani il libro giusto al momento giusto. 

A me è capitato con un libro per bambini, i bistrattati libri per l'infanzia che ai più fanno storcere il naso, ma che a volte si rivelano un coacervo di insegnamenti, molto più di un qualsiasi libro dell'ultimo santone che va di moda oggi e domani chi lo sa. 
Il libro in questione è Abbaiare stanca di Daniel Pennac, un libro che ho comperato semplicemente perchè, mentre stavo acquistando libri on-line, il mio cane non la smetteva di abbaiare...galeotto fu il cane. 
Appena il corriere me lo ha recapitato ho iniziato a sfogliarlo, e praticamente non me ne sono più staccata! L'ho letto in due giorni, anche perchè sono solo un centinaio di pagine. 

La storia è quella di Il Cane, un cane, appunto. Il più brutto della cucciolata, viene abbandonato appena nato; da subito quindi deve lottare per la sopravvivenza trovando alleati ma anche nemici, ma soprattutto, deve riuscire ad "addomesticare" gli umani, in particolare Mela, la bambina che lo salverà dal canile, e i suoi genitori, la Spepa e il Muschioso. 
Questa è la trama per i bambini, io però ho trovato anche una "trama per gli adulti".
Dietro il rapporto tra Mela e Il Cane, è possibile vedere una storia d'amore, o meglio, una storia dei "educazione sentimentale" in cui Il Cane insegna a Mela, figlia unica, viziata e arrogante, della piccola borghesia parigina, ad amarlo, a mettere da parte i suoi capricci per il bene di entrambi. 
"Come aveva potuto amarlo e poi smettere di colpo, così, senza ragione? Che cosa aveva fatto, lui, per provocare quel brusco cambiamento? Niente" ,ve lo siete mai chiesti? Il Cane sì, se lo chiede."era triste, eccome. Ma attraverso la tristezza si faceva strada un altro sentimento: la vergogna. la vergogna e l'ira contro sè stesso: non aveva saputo ammaestrare Mela, ecco la verità!" ...in pieno quello che sentivo anche io in quel  momento "Ma come si fa ad ammaestrare qualcuno che neanche ti vede? (...) E lui rimaneva li ad aspettare. Aspettare cosa? Che l'amore di Mela tornasse, come per magia? Che stupidaggine! Non erano piuttosto le comodità e il cibo quotidiano a trattenerlo? Bella dignità la sua!" . Questa può essere la descrizione di un rapporto tra due umani, in cui uno continua a credere nella possibilità di riconquistare l'altro, in cui sente che qualcosa si è rotto, ma che ha ancora la fiducia che tutto possa tornare com'era...anche se dentro di sé sa che non succederà...o di qualcuno che si accontenta di quello che ha, perchè è comodo, ma non felice. 

Ma Il Cane è forte, e "Decise di fuggire. E lo fece"

Ora racconterò il finale, quindi saluto qui chi ha intenzione di leggerlo! Buona lettura!

Per quelli a cui gli spoiler non fanno paura:
alla fine Cane riuscirà a far cambiare Mela, la migliorerà, la farà crescere, non senza sofferenze, e riuscirà anche a farsi ben volere dalla Spepa e dal Muschioso... lieto fine quindi. 

Andata e Ritorno

A qualche anno di distanza dall'ultimo post...torno a scrivere