sabato 7 novembre 2015

Finding Winnie

Che Winnie the Pooh sia l'orso più famoso dell'intera storia dell'umanità credo che sia una verità universalmente accettata...l'unico che potrebbe rubargli il primato è l'orsetto Knut, che però ora se ne sta bel bello impagliato al Museo della scienza di Berlino...mentre il caro Winnie è ancora vivo e vegeto nella nostra fantasia! 1-0 per Winnie!
 Magari non tutti hanno letto Winnie Pooh o La  strada di Pooh,
due romanzi di AA Mile, papà del mitico orsetto, ma di sicuro abbiamo sognato tutti davanti alla sua versione cartoon della Disney, quanto avremmo potuto essere Christofer Robin e poter parlare con i nostri peluches!
Winnie l'orsetto...o forse ORSETTA! e già forse non tutti sanno che il caro Winnie è in realtà la cara Winnie. A svelare l'arcano mistero è un libro uscito da poco Finding Winnie: the true story of the world's famous bear di Lindsay Mattick.
La Mattick, nel suo ultimo lavoro, non solo ci svela che ci ci siamo sempre riferiti a Winnie con il pronome personale errato, ma che tutta la vicenda prende il via da una storia vera.
La scrittrice, come leggiamo nell'Huffington Post "racconta ciò che ha appreso dal suo bisnonno, Harry Colebourn, veterinario canadese durante la Prima guerra mondiale. Il suo compito era quello di curare i cavalli feriti in battaglia e un giorno, prima di salire sul treno, gli capitò di vedere un piccolo orso bruno legato ad un palo. Era di sesso femminile. "Seguì il suo cuore e lo salvò", scrive la nipote. Decise poi di chiamare la piccola "Winnie", in onore del suo paese natale, Winnipeg, in Canada.
Colebourn e Winnie diventarono presto migliori amici e rimasero insieme fino a quando non arrivò il momento per l'uomo di partire per la Francia: sapeva che non avrebbe potuto portare l'animale con sé quindi decise di consegnarlo allo zoo di Londra. I due si separarono. Ma un giorno un bambino, Christopher Robin, in visita nel parco, si imbatté nell'orso e ne se ne innamorò a tal punto da voler cambiare il nome del suo orsetto di pezza, che si chiamava Edward, in Winnie. Il papà di Christopher Robin era proprio lo scrittore A.A. Milne ".
D'ora in poi non guarderemo più Winnie the Pooh con gli stessi occhi

lunedì 2 novembre 2015

CURARSI CON I LIBRI

Li conosciamo quelli come voi. Amate tanto guardare e toccare i libri che ambite a possederli. Vi basta entrare in una libreria per essere punti dal desiderio. Il vostro più grande piacere nella vita è portare a casa dei libri nuovi e riporli sui vostri scaffali immacolati. Fate un passo indietro per ammirarli, e vi domandate come sarà dopo averli letti- vi allontanate, e fate qualcos'altro"
...porca miseria! Ma parla di me! E' la prima cosa che ho pensato.
Entro in una libreria senza uno scopo particolare, solo che, quando vado a Milano, la tappa alla Feltrinelli è qualcosa di sacro e intoccabile. In realtà volevo prendere qualche storia di fantasmi, mostri,vampiri... giusto per Halloween ma, mentre mi avviavo nella sezione "Ragazzi", sono stata attratta dalla copertina blu notte e dalle coste azzurro cielo di "Curarsi con i libri. Rimedi letterari per ogni malanno". 
Anche il titolo mi è sembrato tutto un programma:

1) un libro che parla di libri è il massimo della libritudine
2) un libro che propone di curarsi con i libri è il massimo per un'ipocondriaca amante di libri quale io sono.
Quindi mi avvicino al mio nuovo oggetto del desiderio (in questo trovandomi molto simile a uno dei cavalieri ariosteschi) e sfoglio le prime pagine. Già solo all'introduzione avevo deciso che quel libro sarebbe venuto a casa con me...in particolare dalla frase conclusiva

"Vivere senza letteratura significa perdere l'occasione di vivere arricchendosi delle lezioni di coloro che hanno percorso questa via prima di noi"

Ma quello che mi ha fatto schizzare alla cassa senza neanche guardare il costo è stata la sezione dal titolo "DISTURBI DELLA LETTURA: Acquisto di libri, compulsivo"...è il mio caso!!
inizio quindi a leggere come curarsi da questa "malattia":

...scegliete uno scaffale e destinatelo ai "Libri in lettura". Dovrebbe trovarsi vicino al letto, o vicino a dove leggete di solito, e ospiterà la mezza dozzina di libri ai primi posti della vostra lista. La regola numero uno sarà che potrete acquistare un libro nuovo solo quando uno degli altri sullo scaffale speciale è stato letto e rimesso a posto sugli scaffali normali. La regola numero due sarà che dovrete leggere i libri sullo scaffale speciale nell'ordine in cui ce li avrete messi. più o meno. La regola numero tre sarà che se uno qualsiasi dei libri perde il turno più di una volta a favore di un altro, o rimane sullo scaffale speciale oltre i quattro mesi, quel libro lo regalate a un amico o lo date in beneficenza...



Precisando che non ho nessuna intenzione di guarire da questa "malattia", l'argomento mi è sembrato così interessante che ora quel libro è qui accanto a me, pronto per essere letto e riletto...e sono sicura che diventerà una delle mie "Bibbie".