lunedì 26 ottobre 2015

I diritti del lettore 2.0

Nel 1992 Pennac scrisse uno dei più bei saggi sul libro e sulla lettura: Come un romanzo, all'interno del quale pose i suoi Diritti imprescrittibili del lettore che, appunto, ogni lettore, dovrebbe sapere a memoria quasi fossero impressi a fuoco su una tavola di legge. Tra questi se ne trovano alcuni che spiazzano il lettore, o almeno il lettore italiano, che della lettura e letteratura ha fatto un'arte sacra...così, quando riceve da Pennac il nulla osta per non finire un libro o anche di non leggere affatto, sente dentro di se' crescere un misto tra colpa a sollievo...già, perchè La coscienza di Zeno proprio non riusciva a finirlo...e ad essere sinceri si era un po' stancato di essere eternamente a pagina 42 di Delitto e castigo. E cosa dire di quel leggere qulsiasi cosa? Evviva quindi i fumetti e la letteratura per ragazzi riscoperta ad un piede nei trenta!

Sulla stessa lunghezza d'onda è un articolo apparso di recente sul blog bookriot.com dal titolo Laws of reading you can totally break ovvero "regole del leggere che puoi completamente rompere"

sulla prima non mi trova così d'accordo: distruggere libri per arte...anche perche' questa legge giustificherebbe la Parodi che, una volta durante uno dei suoi "cotto e mangiato" fece un centro tavola con pagine strappate da libri...da mettere i brividi peggio della notte di Halloween!

sostengo invece in pieno il "puoi vedere il film prima del libro". In questo modo ho scoperto non solo Il Signore degli anelli, ma anche Harry Potter e Game of Thrones...ovvia conseguenza di questo: una volta letto il libro non rivedrai mai più il film (Il Signore degli Anelli a parte)

Non devi per forza trovare una lezione in quello che leggi...l'elogio della lettura per la lettura, la lettura per il relax! Difficile da fare per chi ha sempre studiato letteratura (e magari la insegna anche), e quindi, il trovare la "lezione che ti cambia la vita" in qualsiasi tipo ti testo ci si trova davanti è diventato una necessità pari al respirare...ma non sempre è così, non tutti i testi ci danno una lezione, o meglio non tutti i testi letti in quel momento ci danno una lezione in quel momento della nostra vita...ci sono dei libri il cui messaggio non ci arriva subito, ma dopo del tempo, degli anni...oppure mai, ma non per questo la lettura sarà meno appassionante.

Qualche volta puoi non aver voglia di leggere.... e questo era già chiaro con Pennac...se questa sera ho voglia di rimpinzarmi di serie tv e lasciare chiuso il mio libro, va benissimo, abbiamo la benedizione di più di un autore.

there are no guilty plesure... ovvero "non sentirti in colpa se provi piacere leggendo un libro per tredicenni sugli zombie....e tu di anni ne hai il doppio"...parafrasando: leggi quello che vuoi.


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